Il nostro Valpolicella Ripasso Classico Superiore ha nitidezza olfattiva essenziale: è un mix di frutta e spezie che ricordano la ciliegia più matura - rispetto al Valpolicella Classico - il tutto avvolto da una lieve influenza balsamica di rovere. Morbido in bocca, con ottima eleganza, e acidità sempre ben bilanciata. Rimane 24 mesi circa in tonneaux di rovere francese da 500 litri, non più nuovi. Poi affina in bottiglia. Vita sullo scaffale: 7-9 anni. Temperatura di servizio: 18° C.
Il “ripasso” è, appunto, una metodologia tipica della Valpolicella: prevede di far rifermentare il vino Valpolicella Classico su vinacce di Amarone e/o Recioto, una volta svinati.
Il Valpolicella Ripasso Classico Superiore è molto gradito dagli appassionati del vino, perché ha struttura ed evoluzione più intensa, rispetto al Valpolicella Classico dal quale ha origine. Ma nonostante questo non risulterà mai essere un vino troppo impegnativo.
ll Valpolicella Ripasso Classico Superiore, come detto sopra, lo otteniamo dalla rifermentazione del Valpolicella Classico su vinacce da cui, a marzo/aprile, sviniamo il Recioto. Dopodiché, terminata questa rifermentazione, per l’invecchiamento usiamo tonneaux di rovere, da 5 hl – di 3° e 4° passaggio -. Lì rimane per 24 mesi circa. Così lasciamo che il vino sviluppi la sua particolare struttura, l'intensità di colore ed inizi ad arricchirsi di aromaticità: il tutto supportato da un’alcolicità ben bilanciata.
Il Valpolicella Ripasso Classico Superiore lo si può consumare senza abbinarlo necessariamente al cibo! Ma suggeriamo di accostarlo ai grandi classici della cucina veneta, tra cui i tortellini (ottimi quelli di Valeggio), o a primi piatti a base di ragù di carne (come gli gnocchi di patate, ad esempio).