I sacrifici di papà Roberto e di mamma Maristella mi hanno permesso di avere a disposizione questa campagna, che ha particolare ed elevata vocazione viticola. La proprietà oggi consiste di 6 ettari, vitati solo con uve tipiche ed autoctone della Valpolicella: Corvina, Corvinone, Rondinella.
Il terreno di origine calcarea, con la pioggia, drena l’acqua, quindi non ristagna. Però riesce anche a crearsi una riserva di umidità, che è un toccasana per le viti durante le stagioni più calde e siccitose.
A tutti i nostri vigneti era stato dato un nome, ancora già dalla nonna. Oggi due di loro sono i più rappresentativi, per alcune caratteristiche che li identificano come gli appezzamenti migliori dove i grappoli, esposti a sud ovest, sono nella miglior condizione: ottima esposizione al sole e una costante ventilazione. Sono CampoRocco e CampoGerico – entrambi in questa posizione ideale e collocati a un’altitudine di circa 350 mt s.l.m.
"CampoRocco"
"CampoGerico"
Come precedentemente detto, i muri a secco che disegnano a gradini i pendii delle colline in Valpolicella si chiamano marogne, un termine che indica una composizione di sassi ben accostati l’uno all’altro. Le marogne servono per contenere il terreno che è stato reso pianeggiante e ne frenano il dilavamento.